Per molte persone in tutto il mondo viaggiare è pura routine, complici i tanti impegni in luoghi diversi, magari a due capi opposti del mondo. Spostarsi da un fuso orario all’altro può però comportare anche disturbi, nella misura in cui vengono alterati i naturali ritmi biologici. Avete mai sentito parlare a tal proposito di Jet Lag? Si tratta del cosiddetto “mal di fuso” cha va ad identificare una serie di fastidi che insorgono quando si attraversano più fusi orari.

Ognuno di noi possiede un orologio biologico: in base a questo vengono regolate le attività di veglia/sonno in base alle ore di luce e buio dell’ambiente circostante. Se si attraversano fusi orari diversi, l’adattamento del corpo risulta quantomeno non immediato ed è comunque fonte di stress non indifferente. Possono infatti insorgere alterazioni delle secrezioni ormonali e della pressione sanguigna, così come altre a carico delle funzioni intestinali e della digestione.

Il Jet Lag ha sintomi? Sì, ecco quali!

Quali fattori influiscono sul ritmo circadiano?Le ore di luce e buio di una giornata, la temperatura esterna, l’uso di farmaci, tipologia e quantità dei pasti, esercizio fisico e interazioni sociali. Il corpo umano gode di una buona capacità di adattamento, ma la situazione cambia quando si attraversano più fusi orari. Ci sono poi altre componenti che possono agevolare e intensificare il jet lag, come l’età avanzata, la pressione della cabina aerea, la direzione del viaggio ad est, il numero dei fusi orari.

Come contrastare il Jet Lag?

Il Jet Lag regredisce autonomamente, ma se così non fosse il medico curante può prescrivere alcuni farmaci mirati. La melatonina viene sintetizzata dall’organismo nelle ore di buio ed ha lo scopo di favorire il sonno, quindi è un toccasana per chi soffre di Jet Lag. Potrebbero insorgere effetti collaterali come vertigini, mal di testa, sonnolenza diurna e inappetenza, quindi è preferibile consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato.